Senza alcuna esigenza di apparire



Ormai una dozzina di anni fa, mi è stato consigliato questo documentario su Saul Leiter...da un caro amico, che più volte mi ha indicato la strada da seguire, e che non ringrazierò mai abbastanza...
Si tratta di un bellissimo film documentario su Saul Leiter, non solo come fotografo ma come uomo. Ho sempre sostenuto che dietro le macchine ci sono delle persone, e la cosa più importante che si possa fare è attingere a noi stessi, perché la fotografia sia una cosa personale ed unica, ma soprattutto ci dia modo di elevarci e comprendere meglio il nostro tempo e la nostra esperienza nel tempo che ci è dato...



Quando vidi per la prima volta questo bellissimo documentario fui colpito in maniera forte e decisa dalla personalità di un'autore che, sul finire del suo tempo a disposizione, rifletteva su ciò che era davvero importante nella vita, e di come le priorità che molti esaltano, non siano così prioritarie ed importanti.
É davvero difficile immaginare come, in un mondo esaltato dall'ego e dal desiderio di attenzione dettato da meccanismi tipici nei social media, ma non solo, si possa tornare a pensare a cosa davvero conta ed è di fondamentale importanza.
Lascio qui un estratto, ma vi invito a guardarvi il documentario completo di quello che è senza dubbio uno dei pionieri della fotografia...in un mondo di "influencers", fa pensare...





Ho sempre detto e sostenuto che in alcuni periodi, quando la fotografia o meglio il mestiere da fotografo mi è sembrato stretto e sbagliato, gli incontri tra perfetti sconosciuti che ho fatto in camera oscura, assieme ad altre piccole esperienze, mi hanno dato speranza...gente che non saprai mai chi è, che non ha una presenza sul web e nemmeno la cerca, che segue i propri progetti e fa magari solo foto di famiglia, con la speranza di rendere felice e far sognare chi gli sta vicino, senza immaginarsi nessuna sorta di "pubblico" o followers di sorta...
La realtà è che a molti di quelli che varcano la porta nomi come Mary Ellen Mark o Robert Frank sono ignoti...un sacrilegio per molti, ma anche un incoraggiamento nel pensare che è inutile affannarsi nell'inseguimento di qualcosa di effimero come il riconoscimento o il successo.
Magari dedicarci a chi ci è vicino è molto più valevole ed importante.




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