Scansionare 2.0
Less is more
Come effettuare la scansione dei vostri negativi senza scanner ma con la vostra fotocamera digitale...
Nel post precedente vi ho scritto dei retini e delle sue similitudini con la grana del film. Ma c'è un altro frammento del mio lavoro in cui ritrovo esattamente quella sensazione...ed è in fase di scansione dei negativi.
Da un po' di anni ad oggi, non scansiono affatto tutti i miei scatti. Eseguo dei provini a contatto, li stampo e lì mi fermo...lascio sedimentare un pochino le fotografie e penso ad altro, o continuo a fotografare...il tempo mi indicherà cosa vale la pena stampare ed acquisire in digitale.
Nel tempo ho avuto diversi scanner, dai dedicati per negativi e DIA fino ai piani con adattatore come l'eccellente Epson V800, l'ultimo scanner che ho avuto...e che è rimasto nella zona "chiara" della mia camera oscura a Milano fino a un'anno e poco più fa...
I Nikon Coolscan erano davvero mitici, avevano una resa splendida e buona parte dell'archivio in passato è stata acquisita proprio con loro...ma ormai sono fuori produzione da davvero molto tempo e non è sempre facile, possibile e sostenibile ripararli, mentre non avete di questi problemi con scanner piani come gli Epson, con tutti i suoi adattatori che vi permettono di acquisire moltissimi formati differenti...
Non ho provato i dedicati per negativi recenti, i vari Reflecta, ecc...quindi non mi esprimo su quelli, so però per certo che hanno una cosa pazzesca in comune con i Coolscan, l'Epson e qualunque altro scanner: il tempo che richiedono...
Prima di iniziare serve una pulizia maniacale, soprattutto nel caso degli scanner piani...e la scansione, se a risoluzione adeguata, è pressochè eterna. Ricordo che i primi tempi in cui ho ricominciato a proporre dei lavori professionali con la fotografia analogica tornavo con magari 10 rulli e passavo giorni solo ad acquisirli, un incubo che nella pratica professionale è semplicemente insostenibile.
La scansione parte ed a certe risoluzioni sono a volte numerosi minuti, per ogni scatto...troppo. Non conto più quante persone conosco che hanno abbandonato la pratica perchè magari gli toccava farlo la sera, dopo il lavoro...come facevo io all'inizio, contando sul fatto che tanto dormivo poco.
In più, con l'Epson c'era una cosa che non mi convinceva: la grana...non era mai netta, nitida, come la osservo col focometro. La mia tesi è che lo scanner non riuscisse a risolverla, soprattutto con il 35mm, andava meglio col medioformato, perchè doveva ingrandire meno...
Da molto avevo amici e colleghi che mi spingevano a provare ad acquisire i negativi con una reflex ma per pigrizia ho rimandato per almeno un paio d'anni, finchè ho provato.
Come procedere con la scansione del negativo con una fotocamera
Quello che vi serve per affrontare questo processo non è molto, e spesso lo avete in casa: un treppiede, o uno stativo da riproduzione...una reflex o una mirrorless, e un obiettivo macro, io uso un Nikkor 55 con i tubi PK per poter mettere a fuoco anche da vicinissimo, realizzando (volendo) perfino dei crop del negativo...ma anche un anello di inversione a volte può fare al caso..
Come procedere con la scansione del negativo con una fotocamera
Si tratta di un processo piuttosto semplice, una volta acquisite le basi:
1- Mettete la macchina in bolla perfetta, dotatevi di una tavoletta a led
2- Inserite i negativi in un supporto che li tenga ben piatti. Io ho iniziato con dei cartoncini forati, ma poi una volta che ho capito quanto questo sistema era prestante e veloce, ho acquistato un kit geniale della Pixl-Latr... che vi rende tutto ancora più flessibile e comodo, fino al formato 4x5!!!
3-Usate iso bassissimi, per mantenere la nitidezza. Aprite il diaframma più possibile e mettete a fuoco la grana, zoomando in live view! Vi ricorda qualcosa? :)
Zoomare in live view per focheggiare sulla grana pellicola... |
4- tornate alla visione non ingrandita e riprendete il fotogramma...io di solito chiudo a quel punto a f8/11 per scongiurare piccoli errori di fuoco ed fare rendere l'ottica al meglio nei suoi diaframmi intermedi, scatto con il telecomando per evitare vibrazioni, ma va benissimo anche l'autoscatto a 2 secondi, volendo...
5-volendo potete lavorare in tethering e visionare direttamente lo scatto nel vostro pc, oppure copiare tutto alla fine...vi basterà invertire le curve e il negativo tornerà magicamente positivo. Se è un negativo colore vi basterà prendere il WB nello spazio vuoto tra due fotogrammi e di solito con piccoli aggiustamenti la tonalità si ristabilisce alla perfezione
Tempo per un rullo da 36? forse 5 minuti. I risultati? ottimi, nitidezza massima, grana perfetta...il 90% di quello che vedete nel mio sito Records Zen è acquisito in questo modo.
Non mi interessano tanto i discorsi tecnici ma sono certo che il sensore della Nikon d810 che utilizzo sia un filino meglio di quello incorporato nello scanner...oggi in tantissimi usano questo metodo, che io non posso che suggerire a chiunque di voi abbia questa esigenza.
Sebbene la camera oscura e una vera stampa fisica con tutta la sua magia, il mistero, l'errore resterà sempre il mio modo preferito finale per avvicinarmi al risultato finale, non disdegno di poter avere versioni digitali del mio lavoro per diverse esigenze, compresa la stampa a getto d'inchiostro, che è tutt'altro che un parente povero dell'analogico, se usata nel modo corretto.
Stampa digitale da scansione da negativo, Red Room Camera oscura a Milano |
Poi c'è tutto il mondo dei profili colore delle stampanti...ma quello, appunto è un altro mondo...
Se volete provare questo metodo su dei vostri negativi, contattatemi e potremo prenderci qualche ora ad hoc sui vostri impegni...dalla scansione alla post-produzione dei files ottenuti fino (volendo) alla stampa digitale finale...
Per concludere: lo sapete che con questo metodo posso facilmente ottenere anche dei contatti digitali?
Va da se che se utilizzate uno scanner di questo calibro otterrete più flessibilità e risultati migliori, ma qui stiamo parlando di risultati ed esigenze davvero differenti, e di salvare tempo e risorse usando ciò che già avete...come sempre non è l'attrezzatura a fare la differenza, ma l'occhio e l'esperienza che ci mettiamo...
Alla prossima!
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